FACTORY
“Si è leader non perché si è i più bravi, i più efficienti e neppure i più competenti.
Si è leader perché si riesce a tirar fuori il meglio da tutti.”
Quando fai impresa al Sud, soprattutto se sviluppi creatività e quindi lavori con la testa, devi farti alcune domande.
La prima domanda è: che impresa vuoi essere.
Noi ce la siamo fatta per alcuni anni, sbattuti tra la quadra dei conti, le tasse da pagare, i clienti da cercare.
Poi alla fine abbiamo capito che fare impresa al Sud è di per sé una missione. Una di quelle in cui per fare le cose ci devi mettere le mani dentro e te le devi pure sporcare.
La seconda domanda, dunque è: se il nostro lavoro è una missione, qual è l’obiettivo?
Su questo, per storie personali, per passione, attitudine e anche per via di un po’ di pazzia, non abbiamo mai avuto molti dubbi. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di seguire progetti utili, di mettere il nostro lavoro a disposizione di fini positivi. Qualche volta ci riesci, qualche volta il mercato ti manda un alert. E pure il commercialista.
E allora abbiamo deciso di farlo a prescindere. Non solo in relazione al mercato ma al territorio e alle persone. C’è un dato sulla Puglia che a noi proprio non va giù. Ed è quello sulla fuga dei cervelli, con percentuali di mese in mese sempre più allarmanti. Studiano qui e poi vanno via. O peggio fanno i primi due anni di università e poi terminano in atenei del Nord per cercare subito lavoro altrove.
Se fai impresa al Sud, hai una responsabilità sociale, territoriale: quella di restituire prima di prendere. Perché altrimenti il tuo progetto di impresa fallisce in partenza per un motivo molto semplice: non si può pensare di essere impresa creativa al Sud senza pensare alle teste che vanno via da qui per mettersi a disposizione di altre missioni, di altri luoghi di un altro sud che non è questo.
Per questo abbiamo inaugurato una factory creativa. Un laboratorio che libera energie e le rimette in circolo. Lo abbiamo fatto pensando seriamente al nostro ruolo. Perché se non investi nei giovani non stai pensando al futuro, né tuo né quello degli altri. E il modo migliore per farlo – secondo il nostro parere – non è quello di proporre stage in cui loro lavorano gratis per te.
Abbiamo scelto di mettere il nostro lavoro a disposizione della loro crescita. Facendolo senza alcun ritorno economico. I nostri laboratori sono assolutamente gratuiti e si basano su esperienze reali. I giovani selezionati, dopo call aperte, vengono inseriti in un percorso formativo che si ispira ai processi generativi. Lavorano subito su casi reali e, non appena esiste la possibilità, partecipano a progetti nei quali vengono chiamati a svolgere un ruolo per cui sono remunerati.
È molto più faticoso e lungo il processo di investimento sulle persone ma se fatto con passione, serietà ed onestà intellettuale, diventa il modo migliore per ripensare il proprio ruolo all’interno dei contesti, delle città, del territorio che si abita.
Moscapolitics, il primo laboratorio gratuito di comunicazione politica a cura di Moscabianca.
Il Laboratorio si rivolge a 10 candidati appassionati di politica e comunicazione che abbiano competenze su graphic design, social media marketing, scrittura.
Prevede l’approfondimento su temi chiave, costanti riferimenti alla realtà, esercitazioni da sviluppare a casa, verifiche del lavoro e della qualità dell’apprendimento, gestione dei ritmi di lavoro.
Moscagreen, il primo corso di comunicazione ambientale gratuito a cura di Moscabianca.
Si rivolge a 10 ragazzi coinvolti nelle attività di animazione territoriale del progetto Bari fa la differenza. Un corso per ecosentinelle ambientali. L’attività formativa è tenuta da esperti ingegneri specializzati nello start up del porta-a-porta, esperti Conai e degli altri consorzi (Corepla, Comieco, Coreve, Cial, RiCrea), esperti in organizzazione di eventi ed attività ambientali, esperti in comunicazione (docenti universitari e professionisti).