Per affrontare questioni di carattere ambientale e sociale, è necessario agire su molteplici livelli: attraverso interventi strutturali, approvando leggi e piani, promuovendo interventi di educazione ambientale e coinvolgendo tutti gli attori sociali.
A partire da tale consapevolezza è nato “Chi ti ama fa la differenza”, il progetto finanziato da Conai e dai Consorzi di filiera per incentivare e promuovere buone pratiche di recupero e riciclo degli imballaggi nell’area metropolitana di Bari.
Una campagna di comunicazione progettata in due fasi. La prima per spiegare il nuovo modello di raccolta porta a porta dei rifiuti nelle zone start up del servizio. La seconda, a ombrello su tutta la città, per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza ed i benefici di una corretta raccolta differenziata.
La comunicazione si sviluppa rispetto a due obiettivi:introdurre una nuova modalità di raccolta dei rifiuti ed educare la cittadinanza ad un’etica del corretto riciclo.
Obiettivo comune è riuscire a intervenire sulla cultura del vivere rispettando la propria città, evitando l’approccio “punitivo”. Si punta al cambiamento del rapporto tra il cittadino e il suo ambiente, rendendolo rispettoso non solo dei cittadini di oggi, ma soprattutto dei cittadini di domani.
Contemporaneamente è partita la comunicazione social con una pagina dedicata @barifaladifferenza. Subito diventata, insieme a quelle ufficiali di Amiu e dell’allora assessore all’Ambiente Petruzzelli, un Urp per la richiesta di informazioni.
Sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo.
Incentivare l’adozione del sistema porta a porta attraverso una comunicazione chiara e coinvolgente.
Migliorare i comportamenti ambientali, specialmente delle nuove generazioni, tramite educazione e laboratori scolastici.
Rafforzare il senso civico e il rispetto per la città, promuovendo un rapporto più consapevole con l’ambiente.
Il progetto ha previsto una pluralità di azioni a supporto di informazione, sensibilizzazione, educazione e identità. Tali attività, rivolte soprattutto alle nuove generazioni, rispondono ad un preciso bisogno educativo ambientale:il gap tra i modelli di comportamento attuali e quelli desiderabili. In quest’ottica, l’accezione di bisogno è superata da una prospettiva proattiva e orientata allo sviluppo di un rapporto uomo-ambiente qualitativamente superiore, in cui l’effetto di una rinnovata percezione del rifiuto da imballaggio diventa il motore di comportamenti consapevoli e virtuosi.
Il cambiamento proposto dal progetto ha viaggiato su tre direttrici:
- formazione di un gruppo di ecoanimatori under 30;
-sviluppo di attività laboratoriali nelle scuole;
- coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Gli ecoanimatori
Per la peculiarità degli interventi promossi, abbiamo ritenuto indispensabile costituire una task-force di ecoanimatori. Dieci risorse under trenta che si son rese portatrici delle esigenze della raccolta differenziata e della sensibilizzazione nell’area metropolitana di Bari. Al fine di garantire una corretta trasmissione dei contenuti e l’omogeneità degli interventi da realizzare, abbiamo previsto per il gruppo di ecoanimatori un’attività formativa intensiva. Il team di lavoro, dopo un’accurata selezione, è stato opportunamente formato da un’équipe composta da esperti del CONAI e dei Consorzi di filiera, ingegneri ambientali ed esperti in comunicazione ed organizzazione di eventi (docenti universitari e professionisti).
Gli eventi e laboratori
Tra gli interventi progettuali si collocano azioni mirate nelle scuole primarie dell’area metropolitana interessate dal porta a porta. L’idea di destinare parte di tali azioni alle nuove generazioni prende le mosse dalla consapevolezza che agendo sui modelli comportamentali dei più piccoli si possano consolidare comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente anche in soggetti adulti. In quest’ottica, i bambini sono i veri protagonisti e propulsori del cambiamento.Pertanto, all’interno di tali scuole, abbiamo realizzato attività laboratoriali volte alla trasformazione dei bambini in testimonial della differenziata, attraverso la creazione di task-force di ecocapitani ambientali junior.
I risultati
La case history è stata oggetto di una pubblicazione edita da Franco Angeli curata da Emanuele Gabardi.
Il sistema di raccolta PaP ha coinvolto gradualmente i quartieri del comune di Bari a partire dal 2017. Ad oggi, si contano 15 quartieri e oltre 135mila cittadini raggiunti dal servizio di raccolta.
A partire dall’avvio del progetto sperimentale di raccolta porta a porta, il comune di Bari ha registrato un incremento complessivo su base cittadina del +7% di raccolta differenziata passando dal 39,3% del 2017 al 46,47% registrato nel 2024 (dati Osservatorio Regionale dei Rifiuti Puglia, Puglia.con), con una media di raccolta differenziata nei quartieri raggiunti dal porta a porta intorno al 70%, ben oltre il 30% ca. raggiunto dai quartieri che effettuano raccolta stradale.
Dal 2017 abbiamo formato una squadra di circa 25 ecoanimatori.