Ambiente Scuola, dove si coltiva la sostenibilità del domani
Dobbiamo ambire a essere nelle materie di ambiente, qualità della vita e sostenibilità industriale una delle nazioni guida a livello mondiale. Questo richiede un formidabile accordo tra pubblico e privato, richiede formazione a partire dai bambini delle scuole.
Con queste parole il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani è intervenuto lo scorso 4 maggio in occasione della presentazione dei rapporti “Raccolta differenziata e Riciclo” della banca dati Anci-Conai.
Se da un lato i dati evidenziano che l’Italia è uno dei primi paesi europei in materia di raccolta differenziata e riciclo di rifiuti con una crescita nel 2019 del +3,5% di RD e oltre 6,4 milioni di rifiuti avviati a riciclo dai consorzi di filiera , dall’altro il tema della sostenibilità ambientale resta centrale. Cingolani nell’esprimere l’esigenza di difendere i risultati ottenuti sottolineando l’importanza di far guadagnare al nostro Paese un ruolo di leadership in ambito di sostenibilità, ha evidenziato come la transizione verso un’economia circolare dipenda in larga parte dalla capacità di “ridurre il divario tra le varie aree del Paese”.
E questo è possibile non solo intraprendendo una “rivoluzione verde” (così come previsto dal Piano di ripresa e resilienza) ma avviando parimenti una rivoluzione culturale che parta, inevitabilmente, da chi è nel pieno di un percorso di formazione culturale, sociale e civile: i bambini.
Gli agenti del cambiamento
Chi conosce Moscabianca da tempo, conoscerà anche il nostro animo green. La comunicazione ambientale è sempre stata una nostra grande scommessa e quando tre anni fa abbiamo iniziato a seguire i primi progetti di sensibilizzazione ambientale legati all’avvio del servizio di raccolta differenziata porta a porta per il comune di Bari e alcuni comuni della provincia, l’intuizione -rivelatasi vincente- è stata proprio quella di mediare la comunicazione ai cittadini attraverso la figura dei bambini.
D’altronde chi meglio di un bambino è in grado di rappresentare il futuro?
Li abbiamo più volte definiti “agenti del cambiamento” in quanto uno stimolo interno alle famiglie (uno dei principali target delle campagne di comunicazione) a cambiare approccio di fronte alle questioni legate al rispetto dell’ambiente e del futuro del pianeta. E per raggiungere questo risultato siamo partiti proprio dalla formazione nelle scuole, avviando percorsi di didattica alternativa attraverso le figure degli eco-animatori. Parlando ai bambini sapevamo di raggiungere gli adulti e, ancor prima di ciò, di star offrendo un contributo decisivo al consolidamento di una coscienza civica. Un approccio partecipativo che, col tempo, avrebbe finanche indotto i bambini ad agire in qualità di peer educators, ossia di esperti nei confronti dei propri coetanei, facilitandone i processi di apprendimento spontaneo e rinforzo positivo dei comportamenti.
Direzione futuro
Pochi anni fa scrivevamo che sviluppare strategie e progetti di green marketing fosse “un modo di essere impresa o istituzione pubblica” ed essere al passo coi tempi. Ma oggi più che mai diventa necessario superare il tempo e porsi in una prospettiva più ampia che guardi al futuro con responsabilità e consapevolezza. Ben venga, dunque, la formazione nelle scuole come trampolino di lancio per iniziative in linea con gli obiettivi programmatici nazionali ed europei.
La sostenibilità ambientale è innanzitutto una questione di mentalità.
Per scoprire di più sui nostri progetti di green marketing visita la pagina dedicata, oppure scarica la brochure con alcuni delle nostre case histories.